Uganda, aprile 2023
Finalmente, sono arrivate anche le macchine per cucine nel laboratorio aperto all’interno della prigione Ndorwa di Kabale (Uganda).
Acquistate nel marzo 2023, con i fondi del 5X1000, le macchine per cucire implementeranno le possibilità, per le detenute, di imparare un lavoro che le aiuterà a reinserirsi nella comunità, come previsto dal progetto Help Woman Prison.
Le macchine per cucire, fortemente volute dalla Direttrice del reparto femminile, si aggiungono alle attrezzature da parrucchiere e per produrre artigianato.
Ringraziamo tutti i nostri sostenitori grazie ai quali riusciamo a portare avanti i progetti e tutti coloro che ci destinano il 5X1000.
E’ terminata il 21 ottobre scorso la #AICOMISSIONE2022, durata 8 giorni, è stata, come sempre un esperienza fantastica. Dopo due anni siamo riusciti a tornare in Uganda, eravamo emozionati e impazienti di incontrare nuovamente tutti i nostri amici e vedere l’andamento dei progetti. Appena giunti, il 12 ottobre, abbiamo fatto la prima tappa da Padre Gianluca, a Butakesu, per vedere il loro nuovo progetto, una casa spirituale per i ragazzi che decidono di dedicare la loro vita alla Chiesa. Dopo un ottimo pranzo siamo ripartititi per Mbarara, progetto Help Mbarara Mission. Giunti a Mbarara, alle 20.00 circa, siamo stati accolti da Padre Mansueto e Suor Anna, oltre che al mitico volontario Franco. Accoglienza sempre calorosa e felice. Il 13 lo abbiamo dedicato alla visita del progetto con il quale sosteniamo la missione e contribuiamo al pagamento delle rette scolastiche per quei ragazzi che non possono farcela da soli. La visita è stata come sempre ricca di emozioni. Il 14 mattina abbiamo fatto un salto al lake Mburo, per riposare un pò e nel pomeriggio siamo tornati dai ragazzi della scuola. Il 15 ci siamo diretti a Kitabu, per i progetti Help Kitabu Maternity ed Pediatric Ward Kitabu, anche quì l’accoglienza calorosa non è mancata, ad accoglierci, oltre al villaggio abbiamo trovato le autorità governative e della diocesi di Kasese. Esperienza meravigliosa. Anche il 16 lo abbiamo dedicato alla visita del villaggio di Kitabu ed abbiamo incontrato molte delle famiglie che hanno ed usufruiscono delle nostre due strutture sanitarie. Il 17 siamo partiti per Rwentobo ma a metà viaggio abbiamo fatto una sosta dal mitico Padre Paolino Tomaino, un istituzione missionaria in Uganda, presente sul territorio dal 1965, oltre 57 anni di permanenza, impossibile elencare tutti i progetti che ha fatto. Un ottimo pranzo, visita al suo Ospedale e poi in viaggio verso Rwentobo, dove siamo arrivati nel pomeriggio inoltrato. Ad accoglierci c’erano Marco, Sara e Saretta, volontari permanenti di Ewe Mama con i quali collaboriamo al progetto Sostegno Wembabazi Father. Il 18 lo abbiamo trascorso al Father Wembabasi ed abbiamo incontrato le bambine, che stanno benissimo e sono felici. il 19 ci siamo recati a Kabale per i progetti Help Kabale School, Help Children Prison ed HelpWomen Prison. Inutile dire la felicità nel rivedere Sister Margaret e Agres insieme alle loro consorelle, ci siamo sentiti a casa. Qualche minuto per i saluti e poi via, subito in direzione della Prigione Ndorwa, dove ci aspettava la Direttrice Nerima. Anche quì accoglienza calorosa sia da parte della direttrice e lo staff sia dalle detenute. Esperienza emozionante che ci lascia sempre qualcosa nel cuore. Salutate le detenute siamo stati invitati dal Direttore del reparto maschile, Julius, a vedere anche il loro settore. Dopo la visita ci è stato chiesto un aiuto per curare l’istruzione dei detenuti analfabeti. Ovviamente non potevamo tiraci indietro, probabilmente dovremo avviare un nuovo progetto. In serata dopo i saluti, siamo tornati a Rwentobo da dove l’indomani alle ore 6 siamo partiti alla volta di Roma, dovevamo tornare a casa. Anche questa volta abbiamo provato tantissime emozioni che speriamo di trasmettervi, anche in piccola parte, con il video della missione. Voglio ringraziare i mie compagni di viaggio, David Melandri, Marco Cicotti e Raffaello Biagi per essere stati dei fantastici compagni e per aver condiviso con me la missione. Ringrazio tutti coloro che ci hanno accolto facendoci sentire a casa e soprattutto ringrazio tutti i nostri sostenitori grazie ai quali possiamo fare ciò che facciamo.
Ora possiamo dire che il reparto pediatrico è completamente operativo, infatti in questi giorni è arrivato tutto il materiale sanitario e medicale necessario per accogliere i piccoli pazienti. Un altro traguardo raggiunto grazie al sostegno di tanti amici.
Ora bisogna lavorare per assistere tutti i bambini che necessiteranno di cure. Grande è la soddisfazione da parte del personale sanitario, che finalmente potrà di sporre di strumenti idonei e di tutta la comunità che come sempre ringrazia tutti noi per il supporto che offriamo. Per quanto riguarda noi è grande la soddisfazione veder crescere questo primo polo sanitario AICO in Uganda e la speranza è quella di continuare a fare sempre di più.
Siamo orgogliosi e felici di comunicarvi che dal 21 agosto 2021 il Reparto Pediatrico a Kitabu è realtà.
Sono finiti i lavori di costruzione e il reparto è ufficialmente aperto per l’accoglienza dei bambini di Kitabu e delle comunità di Kyalhumba, Muhokya, Mahango e Kahokya.
Un importante progetto sociale, punto di riferimento per tutti quei bambini bisognosi di cure e per le loro famiglie.
Un altro importante obiettivo raggiunto, grazie al sostegno di tutti coloro che credono nei nostri progetti e che non hanno mai fatto mancare il loro affetto, nonostante le difficoltà causate dalla pandemia da COVID-19.
Il sogno di costruire un reparto pediatrico a Kitabu è quasi realizzato, a pochi mesi dall’avvio dei lavori e con tutte le difficoltà dovute alle restrizioni imposte per contenere l’epidemia da Covid-19, siamo quasi giunti al raggiungimento dell’obiettivo.
La tabella di marcia lavori è stata rispettata e come ci eravamo prefissati per il mese di agosto 2021 il reparto pediatrico di Kitabu sarà una realtà. Un altro passo avanti fatto grazie al sostegno dei tanti amici che ci sostengono con le loro donazioni e la destinazione del 5X1000.
Il reparto pediatrico sarà presto un altro punto di riferimento sanitario importante, come lo è diventato il reparto maternità.
Padre David e Paschal nonostante le tante difficoltà, dovute ai lockdown che impedivano i movimenti, sono comunque riusciti ad organizzarsi in modo tale da non causare ritardi nei lavori di costruzione.
Siamo quindi quasi pronti a festeggiare la nuova struttura che come detto sarà ultimata nel mese di agosto.
Purtroppo anche per quest’anno ci sarà difficile andare in Uganda per inaugurare il reparto ma speriamo che nel 2021 si possa ripartire in tranquillità.
Sono tanti gli amici che ci chiedono di poter partecipare alle prossime missioni e noi vi garantiamo che pian piano riusciremo ad accontentare tutti.
intanto grazie per l’amicizia e il sostegno che ci accordate perché è solo grazio a quello che insieme siamo stati capaci di raggiungere traguardi importanti.
Pediatric Ward Kitabu Il 4 marzo u.s. è stata inviata la prima parte dei fondi per la costruzione del Reparto Pediatrico a Kitabu, detti fondi sono stati ricevuti il successivo 9 marzo e due giorni dopo sono stati avviati i lavori.
Come per la ristrutturazione del Reparto Maternità di Kitabu, i lavori sono ben seguiti e organizzati, per questo contiamo di ultimare la costruzione nel mese di agosto 2021.
Vogliamo ringraziare tutti i nostri sostenitori per averci supportato anche in questo importante progetto socio-sanitario.
Grazie a tutti
Oggi, con l’invio della prima parte dei fondi necessari alla costruzione, si entra nel vivo del progetto Pediatric Ward Kitabu. In seguito al successo e importanza del progetto Help Kitabu Maternity daremo seguito all’assistenza sanitaria per migliaia di bambini.
Forse il progetto più importante, sotto il profilo sanitario e sociale, nel quale ci siamo imbattuti nei nostri 13 anni d’Uganda.
Come di consueto vi terremo informati su tutte le fasi di costruzione.
Ringraziamo di cuore tutti voi che ci consentite di raggiungere questi risultati.
Era il 20 novembre del 1954 quando fu istituita la Giornata Mondiale dell’Infanzia, da allora ci sono voluti decenni per arrivare alla ratifica della convenzione.
Ma davvero serviva una convenzione per riconoscere i diritti ai bambini?
Da quel lontano 1954 quasi 200 Paesi nel mondo hanno ratificato la convenzione, ma oggi a decenni di distanza ancora vediamo violazioni gravissime alla stessa.
Nel mondo ancora oggi, milioni di bambini soffrono e muoiono per la fame e per le guerre, milioni non hanno accesso alla sanità, alla scuola ai diritti civili, all’acqua potabile.
Davvero vogliamo celebrare questa giornata?
Noi di AICO celebreremo la giornata mondiale dei diritti dell’infanzia solo quando nel mondo nessun bambinomorirà per la fame o le guerre, la celebreremo solo quando tutti i bambini avranno accesso all’istruzione, alle cure mediche, all’acqua potabile.
La celebreremo solo quando tutti i bambini avranno il diritto di essere bambini
“Quanto pesa una lacrima? La lacrima di un bambino capriccioso pesa meno del vento,
quella di un bambino affamato pesa più di tutta la terra” Gianni Rodari
Siamo davvero felici nell’informarvi che i corsi di formazione per le detenute in procinto di essere liberate, del progetto Help Women Prison, sono stati avviati con successo.
In poco più di 5 mesi siamo riusciti ad avviare quest’importante progetto sociale, che oltre a dare una concreta prospettiva alle detenute rilancia la collaborazione con l’Uganda Prison Service di Kampala.
Tanti piccoli traguardi che ci rendono orgogliosi del lavoro che stiamo svolgendo.
Per questi risultati dobbiamo e vogliamo ringrazia tutti voi che ci sostenete e seguite con amore.
Allora gioiamo insieme per questo nuovo risultato positivo.
Grazie