“Allah Akbar” lo dico ogni volta che prego


“Allah akbar” lo dico ogni volta che prego.
“Allah Akbar” lo dicono 1,6 miliardi di musulmani nel mondo, ogni giorno per cinque volte, ad ogni preghiera.
” Allah Akbar” lo dicono i muazenin nelle moschee in ogni paese di questa terra.
“Allah Akbar” , Noi musulmani, lo diciamo da secoli, da circa 1400 anni.
Vi presterei le scarpe di un musulmano per camminarci dentro, così provate la pressione che sentiamo dopo ogni attentato.
Vi darei i nostri occhi per guardare i musulmani morti per mano dell’Isis, anche se un po’ lontani da questa Europa.
Vi darei le nostre orecchie, per sentire il suono delle bombe che cadono ogni giorno in testa ai nostri cari in Medio Oriente.
Vorrei farvi ascoltare e leggere gli insulti che ci vengono rivolti.
E non ditemi che cadiamo nel vittimismo, perché vittime lo siamo. Siamo vittime di questa disinformazione, del razzismo e dei luoghi comuni.
Siamo vittime dei Media che preferiscono sottolineare cosa urla un terrorista prima di uccidere vite innocenti, invece che darvi un quadro oggettivo del periodo storico che stiamo vivendo.
Ieri il terrorista di Monaco non ha urlato “Allah Akbar” questo è giusto sottolinearlo, anche se qualcuno avrebbe preferito che lo urlasse.
Poco mi importa cosa urla un terrorista e quali siano le sue origini. Quello che importa, è che la gente smetta con questo continuo “Noi e Voi”.
Anche noi musulmani abbiamo paura di morire per mano di qualche squilibrato, che come vedete non sempre urla “Allah Akbar”.

di Sara Ahmed

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