Siamo quasi giunti alla fine del liceo. La maturità incombe e tutti siamo ansiosi di lasciarci alle spalle professori isterici, versioni di greco improbabili, spiegazioni infinite di filosofia e raggiungere la tanto vagheggiata libertà. Eppure sappiamo che la “vita di stenti” che tanto lamentiamo, le litigate durante i collettivi, le assemblee di istituto, le amicizie perse e quelle trovate, i problemi, apparentemente insormontabili, tutto di questa vita ci mancherà. Arrivati a questo punto, è inevitabile vedere le esperienze fatte in prospettiva e tirare le somme di questi anni passati insieme. Negli ultimi due anni, con l’alternanza dell’AICO, passando i sabati pomeriggio insieme, ad organizzare incontri, scrivere articoli, progettare volantini e distribuirli tutti infreddoliti su via Appia, ci siamo conosciuti meglio e siamo diventati tutti più amici.
Alla fine dei giochi, che cosa ci ha lasciato l’alternanza?
L’impegno. L’impegno verso qualcosa di più grande di noi. Nel nostro piccolo, nella piccola sede di via Don Rua, anche noi possiamo fare la differenza.
I ragazzi del V E (Liceo Ginnasio Augusto di Roma)